Si sente dire sempre più spesso che oggi i giovani, continuamente coinvolti dalla realtà virtuale dei social network, siano più spettatori che non attori della società in cui vivono. Eppure gli adolescenti si trovano proprio nell’età in cui si è più ricettivi nei confronti degli stimoli del mondo. Certo, questo può dare frutti soltanto se gli adulti, i genitori, gli insegnanti, sanno invogliare i ragazzi ad impegnarsi con consapevolezza.
Proprio per questo, Avis Milano entra nelle scuole superiori per spiegare come funziona la donazione, attraverso le testimonianze dirette dei volontari e la consulenza di un medico, disponibile a rispondere a qualsiasi domanda e chiarire i dubbi dei ragazzi.
La risposta è decisamente positiva: spesso non c’è neanche bisogno di rompere il ghiaccio perché i ragazzi prendono l’iniziativa tirando fuori le loro curiosità e proponendo suggerimenti. Certo, qualcuno ha paura dell’ago, altri temono che la donazione non sia perfettamente sicura per la salute, ma nel complesso le adesioni superano di gran lunga le perplessità.
Qualche settimana dopo, ci si rivede per passare ai fatti, ovvero alla raccolta del sangue gestita dal centro di raccolta mobile che, parcheggiato in bella vista nel cortile della scuola, accoglie gli aspiranti donatori per i controlli di idoneità. Per molti di loro sarà proprio questo il famigerato giorno della prima donazione.
Il progetto viene proposto anche ad alcune Università di Milano, organizzando eventi e bandi per poi coinvolgere gli studenti in occasione delle raccolte sangue programmate.
Diventando volontari Avis si impara a prendersi cura della propria salute, a crescere nell’attenzione alle esigenze degli altri e soprattutto a credere che il proprio impegno personale può fare la differenza.
Per questo, invitiamo calorosamente tutti gli insegnanti e genitori che sono tra i soci Avis a coinvolgere i loro istituti in questa utile attività di condivisione!
Autore: Avis Milano
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